Logopedia

La logopedia si occupa della prevenzione, della valutazione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione e della deglutizione, in età evolutiva, adulta e geriatrica.

La logopedia permette, inoltre, la risoluzione di difficoltà connesse agli apprendimenti scolastici (Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia).

In alcuni casi più complessi (post-ictus, paralisi cerebrali, etc.) è opportuno richiedere la valutazione del foniatra, mentre nelle patologie pediatriche (disturbi del neuro sviluppo) è opportuna la valutazione del neuropsichiatra infantile.

La logopedia in età evolutiva e/o adolescenziale si rivolge a coloro che soffrono di:

La terapia miofunzionale è un insieme di tecniche atte a risolvere le più frequenti disfunzioni orofacciali, come la deglutizione atipica o viziata.

La deglutizione atipica si genera quando sono presenti delle alterazioni delle funzioni fisiologiche come la suzione, la deglutizione, la masticazione e la respirazione, causate da uno squilibrio muscolo oro-facciale; nello specifico la muscolatura della lingua, delle labbra, unitamente alla muscolatura del mento e della masticazione.

CAA: Comunicazione Aumentativa Alternativa

Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è il termine usato per descrivere l’insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie che facilitano e aumentano la comunicazione in persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e
la scrittura.

L’aggettivo “Aumentativa” (traduzione dal termine inglese Augmentative) indica come le modalità di comunicazione utilizzate siano tese non ha sostituire, ma ad accrescere la comunicazione naturale: l’obiettivo dell’intervento deve essere infatti l’espansione delle capacità comunicative
tramite tutte le modalità e tutti i canali a disposizione.

La C.A.A. non è quindi sostitutiva del linguaggio orale e neppure ne inibisce lo sviluppo quando questo è possibile; si traduce invece sempre in sostegno alla relazione, alla comprensione e al pensiero. L’aggettivo “Alternativa” viene usato sempre meno perché presuppone di sostituire le
modalità comunicative esistenti.

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa rappresenta oggi un’area della pratica clinica che cerca di ridurre, contenere, compensare la disabilità temporanea e permanente di persone che presentano un grave disturbo della comunicazione sia sul versante espressivo, sia sul versante ricettivo, attraverso il potenziamento delle abilità presenti, la valorizzazione delle modalità naturali e l’uso di modalità speciali.

La C.A.A. è quindi tutto quello che aiuta chi non può parlare a comunicare; è un approccio e non una tecnica riabilitativa; riconoscendo e valorizzando la persona tiene insieme la dimensione del corpo e della mente. Non si oppone, ma integra qualsiasi altro intervento riabilitativo ed educativo che spesso, purtroppo, non si confronta con la vita o si confronta troppo poco con quelle che sono le condizioni necessarie per migliorare la qualità della vita.

Lo scopo della CAA è quello di costruire competenze comunicative sia nella persona disabile che nelle persone del suo ambiente di vita. In pratica la C.A.A. si pone l’obiettivo di mettere ogni persona con complessi bisogni comunicativi nelle condizioni di poter attuare scelte, esprimere un rifiuto, un assenso, raccontare, esprimere i propri stati d’animo, influenzare il proprio ambiente e quindi auto-determinarsi diventano protagonista della propria vita.

 

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